
Todi prosegue nella sua azione di recupero propri patrimoni storici artistici
La città di Todi prosegue nella sua azione di recupero dei propri patrimoni storico-artistici. Dopo la Chiesa di Sant’Antonio, a breve sarà riconsegnata alla città ed aperta alle visite del pubblico la “Chiesa della Trinità”, posta a ridosso del secondo cerchio delle mura, lungo Corso Cavoir, proprio sotto l’arco di Sant’Antonio (altresì detta Porta Catena).
- La Chiesa risulta terminata nel 1536 mentre l’adiacente monastero fu terminato nel 1561
Tra il 1716 e il 1719 l’edificio fu totalmente restaurato nelle forma tuttora visibile con la chiesa a pianta ottagonale culminante in una volta a cupola. Vi erano tre altari: uno dedicato a San Giuseppe e alla Madonna, alla Trinità e a Sant’Agostino con Santa Monica.
Un lavoro che è durato tre anni e che ha visto coinvolti il Direttore dei Lavori Architetto Alessandro Comodini ed il Maestro restauratore Mauro Masci per i gessi, sotto l’occhio attento dell’Architetto Silvia Minciaroni del Comune di Todi. L’importo investito, pari a circa 120.000,00 complessivi, ha permesso di dare un volto completamente nuovo a tutta la struttura, impianti elettrici e portone esterno compreso.
Poter nuovamente fruire di un bene così prezioso, che per troppi anni era stato addirittura abbandonato ad uso magazzino, rappresenta una grandissima soddisfazione ed un enorme orgoglio per tutta l’Amministrazione, a cominciare dal Sindaco e dall’Assessore Moreno Primieri, titolare della delega dei lavori pubblici.
Non appena, in primavera, le condizioni della pandemia lo permetteranno, sarà inaugurato il restauro e la chiesa aperta al pubblico.
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