
Teatro Laboratorio “Isola di Confine”, successo della compagnia in Brasile
Accoglienza molto positiva di pubblico e critica per il “Don Giovanni in soffitta” che la compagnia marscianese ha portato in Brasile
Un successo di pubblico e critica, e un programma denso di appuntamenti, per il Teatro Laboratorio Isola di Confine, la compagnia diretta da Valerio Apice e Giulia Castellani, che dal 15 al 23 marzo 2016 ha portato a Manaus, nello Stato brasiliano di Amazonas, lo spettacolo “Don Giovanni in soffitta”. L’iniziativa si è concretizzata come scambio culturale nell’ambito del progetto “Il ritmo della maschera”, realizzato insieme alla “Cia de Intérpretes Independentes” di Manaus, diretta da Ricardo Risuenho, e sostenuto dalla Regione Umbria, dai comuni di Marsciano, San Venanzo e Manaus, e con il sostegno culturale dell’Hotel Saint Paul, che ha ospitato la compagnia marscianese.
Una accoglienza molto calorosa che ha accompagnato Isola di Confine per tutto il periodo di permanenza in Brasile. E il grande interesse per il progetto e lo spettacolo proposto dalla compagnia italiana è stato testimoniato dalla forte attenzione ricevuta dai media locali, con interviste rilasciate a giornali, radio e televisioni, fino alla partecipazione, in diretta, ad una trasmissione del canale digitale dedicato alla cultura. All’interesse della stampa si è affiancato anche quello del mondo della cultura locale ed in particolare del teatro, in un clima che si è rivelato ricco di proposte e relazioni. Primo appuntamento del programma di iniziative organizzato da Nyvea Karam è stata, infatti, la presentazione ufficiale del progetto alla presenza delle autorità cittadine ed esponenti del mondo culturale di Manaus e dell’Università locale.
Il programma è quindi proseguito con due repliche dello spettacolo “Don Giovanni in soffitta”, un concerto-spettacolo e, per finire, un seminario, svoltosi in due giorni, sul tema “Molière e la Commedia dell’Arte”.
Piena la soddisfazione di Valerio Apice per il successo ottenuto e per il valore che questa esperienza porta a tutta la compagnia. “Che cosa ci riportiamo a casa? Credo che ogni viaggio formi la nostra identità più di ogni altra cosa, ma viaggiare in gruppo è ancora più significativo perché potremmo ritrovarci un giorno a raccontare, ognuno con la propria visione ed esperienza, un frammento di un viaggio che ci ha visto come comunità aperta e solidale”.
Il rientro in Italia è avvenuto giovedì 24 marzo. Ad attendere la compagnia c’è ora un nuovo impegno che fa seguito ad un progetto che l’ha vista, insieme alla direzione didattica del I° Circolo di Marsciano, tra le realtà italiane finanziate dal Miur (Ministero dell’istruzione, Università e ricerca) per favorire la diffusione della cultura del teatro nelle scuole primarie.
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