Servizi socio-assistenziali, approvata convenzione per gestione associata
Con la firma da parte dei Sindaci degli otto comuni che ne fanno parte, avvenuta venerdì 15 aprile in Municipio a Marsciano, la Zona sociale n. 4 della Media Valle del Tevere (che riunisce i comuni di Collazzone, Deruta, Fratta Todina, Marsciano, Massa Martana, Monte Castello di Vibio, San Venanzo e Todi) si è formalmente dotata di una convenzione per la gestione associata in materia di servizi socio-assistenziali. Tale atto era stato licenziato dal tavolo della Conferenza dei Sindaci della Zona lo scorso 11 novembre e nel corso di questi mesi è stato ratificato dai vari Consigli comunali.
Lo strumento della convenzione per la gestione associata è previsto dal Piano sociale regionale che è stato preadottato dalla Regione Umbria ed è attualmente in fase di partecipazione. In attesa della definitiva adozione del Piano regionale la convenzione adottata dalla Zona sociale è pienamente operativa, fatti salvi eventuali adeguamenti che dovessero rendersi necessari in caso di modifiche al testo del documento regionale.
“Questa convenzione – ha spiegato l’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Marsciano, ente capofila di Zona, Valentina Bonomi – è un risultato molto importante perché promuove una sostanziale uniformità di trattamento sui servizi che vengono erogati ai cittadini in ambito sociale. Nella convenzione vengono infatti fissati ruoli e strumenti operativi a disposizione della Zona, vengono codificati i livelli essenziali di assistenza sociale, e si uniformano le modalità organizzative dei servizi.
A questo si aggiungono poi due importanti aspetti di carattere tecnico gestionale. La convenzione sarà infatti lo strumento principe per la gestione dei fondi derivanti dalla programmazione europea 2014-2020 e per l’espletamento di una gara di Zona, ovvero un passo decisivo nel senso di una effettiva gestione associata delle politiche sociali oltre che una occasione di efficientamento e risparmio”.
La convenzione appena adottata individua anche quelli che saranno i soggetti chiamati a partecipare all’elaborazione del Piano sociale di Zona e il suo iter formativo, a partire da un tavolo di co-progettazione e da laboratori di comunità nei quali si dovranno definire gli eventuali servizi da affiancare a quelli essenziali e di cui la Zona vorrà dotarsi.
Vengono definiti inoltre i rapporti tra la Zona sociale e il Distretto sanitario, al fine di armonizzare i vari atti che vengono congiuntamente messi in campo quali il protocollo di inclusione scolastica per la diversa abilità e altre attività che prevedono la forte integrazione dei servizi socio-sanitari.
Commenta per primo