Ospedale Pantalla è di fatto nuovamente chiuso, punto e a capo
di Fabrizio Ricci, Cgil
“Dopo innumerevoli proclami sulla riapertura dell’ospedale di Pantalla e dei vari reparti (la chirurgia, a leggere i giornali, è stata riaperta 3 volte), siamo punto e a capo: l’ospedale della Media Valle del Tevere è di fatto nuovamente chiuso. Funzionano, a scartamento ridottissimo, solo alcuni ambulatori o servizi di day-hospital”. A scriverlo in una nota sono Cgil e Spi della Media Valle del Tevere.
“La pandemia è una cosa seria – sottolineano dal sindacato – e va affrontata con la massima determinazione ma, guardando le statistiche di questi giorni, con l’Umbria tristemente in testa per la crescita dei contagi e in coda sul numero di posti letto in terapia intensiva in rapporto alla popolazione (posti che
“Privare di fatto un territorio di più di 60.000 utenti del suo ospedale non è cosa di poco conto – insistono Cgil e Spi Cgil – così come non lo è costringere i pazienti, soprattutto gli anziani, a raggiungere Città di Castello o Branca, per normali esami o interventi di prevenzione. Stessa cosa per gli interventi chirurgici urgenti. Si provi ad immaginare un pensionato di San Venanzo o di Massa Martana, operato a Branca: il coniuge, in assenza di familiari disponibili, come può raggiungerlo e fargli assistenza, stante l’assenza di qualsiasi mezzo pubblico?”.
“Il rischio, ormai realtà, è che la gente rinunci a curarsi, con il conseguente aumento dei morti per le patologie tradizionali – avvertono Mauro Moriconi, responsabile della zona Media Valle del Tevere per la Cgil di Perugia, e Giuseppe Giansanti, segretario della Lega Spi Cgil – Noi avevamo proposto di destinare un terzo dell’ospedale di Pantalla al Covid (e per la sua conformazione sarebbe stato possibile con sforzi minimi isolare una parte, costruendo anche percorsi dedicati e del tutto staccati dal resto), ma le altre divisioni della struttura debbono essere rimesse a disposizione della cittadinanza, con le caratteristiche e le prestazioni precedenti, recuperando – tra l’altro – le attrezzature che nel frattempo sono state spostate in altri ospedali”.
E’ necessario procedere alle assunzioni nella sanità regionale altrimenti non saremo in grado ne di garantire i servizi ordinari e tanto meno l’emergenza legata alla pandemia.
“Al termine della pandemia chiederemo anche di potenziare l’ospedale per correggere i limiti del passato ma, al momento, va riaperto e reso funzionale al più presto – concludono Moriconi e Giansanti – Riteniamo inoltre necessario ed inderogabile che anche i sindaci del territorio assumano
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