Non erano affatto “rifugiati politici”, in realtà facevano ben altro al Parco della Rocca a Todi

TODI – Spacciavano al Parco della Rocca a Todi, Diversi cittadini, nei giorni scorsi, avevano notato, all’interno del Parco della Rocca di Todi, il movimento sospetto di due stranieri ed alcuni giovani del posto, segnalando tutto ciò ai Carabinieri del locale Comando Compagnia.

Subito, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile avviavano le attività di verifica, svolgendo ripetuti servizi di osservazione nell’area verde in questione, fino a quando i sospetti segnati dai cittadini non si concretizzavano. Infatti, veniva notato che i due stranieri consegnavano – dietro la corresponsione di una somma di denaro – un involucro a due giovani del luogo. A questo punto, i Carabinieri intervenivano, bloccando da una parte i due giovani acquirenti (un sedicenne italiano ed un ventenne di origini ucraine) e sottoponendoli a perquisizione che consentiva di recuperare una dose di marijuana appena ricevuta e dall’altra parte i due pusher.

Quest’ultimi venivano identificati in D.A., di 27 anni, originario del Mali e S.S., di 22 anni, originario del Senegal, entrambi domiciliati nel centro storico tuderte e richiedenti lo status di rifugiati politici; uno con precedenti di polizia specifici e l’altro già ospite della Caritas.

 Dalle conseguenti investigazioni emergeva che i due stranieri, da tempo, rifornivano di “erba” diversi giovani di Todi, proprio nell’area del Parco della Rocca.

D.A. e S.S. venivano, quindi, tratti in arrestato con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di aver ceduto droga anche a minorenni. Il G.I.P. del Tribunale di Spoleto, dopo aver convalidato l’arresto, disponeva la liberazione dei due, sottoponendoli all’obbligo di presentarsi tre volte a settimana ai Carabinieri di Todi.

 

Comunicato Arma Carabinieri

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