Marsciano, stato della ricostruzione post sisma del 15 dicembre 2009

sisma di Spina

Marsciano, stato della ricostruzione post sisma del 15 dicembre 2009

“Il recupero integrale del castello di Spina, inaugurato a dicembre dello scorso anno, ha rappresentato un passaggio significativo del percorso di ricostruzione post sisma del 15 dicembre 2009, ma resta ancora molto da fare e tutta l’amministrazione comunale è impegnata nella ricerca dei fondi, non pochi, che sono necessari per recuperare i danni al patrimonio che il terremoto ha inferto al nostro territorio”. A sottolinearlo sono il sindaco Francesca Mele e l’assessore con delega al sisma Francesca Borzacchiello.

L’attuale stima delle somme necessarie per il completamento della ricostruzione nel territorio comunale di Marsciano ammonta a circa 16,6 milioni di euro, metà dei quali servirà per il recupero degli edifici adibiti a prime case o ad attività produttive dichiarati parzialmente inagibili e l’altra metà per il completamento di seconde case, di pertinenze di abitazioni principali, di edifici di pubblica utilità e sedi di associazioni, e altri edifici che hanno avuto ordinanza di sgombero totale o parziale.

“In questi anni – spiega l’assessore Borzacchiello – abbiamo continuato a interloquire con Regione e Governo per il reperimento di tali somme, anche in forma dilazionata, purché sufficienti al recupero di tutto il patrimonio immobiliare, privato e pubblico, tra cui anche il completamento della riqualificazione del Cimitero di Spina con il recupero della Chiesa al suo interno. Proprio in questa ottica poche settimane fa il Comune è tornato a riscrivere al Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli, per chiedere che il sisma del 15 dicembre 2009 venga inserito, al pari di quanto successo ad esempio con il sisma del 2009 all’Aquila, tra gli eventi sismici che possono beneficiare delle risorse stanziate per la ricostruzione a seguito del sisma del 2016. Questo permetterebbe un accesso più facile e rapido ai fondi pubblici necessari e quindi al finanziamento degli interventi di ricostruzione”.

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