
Comune Marsciano, nido Rodari, l’amministrazione individua una soluzione
C’è una soluzione per sopperire alla riduzione d’orario del nido Rodari. L’amministrazione è stata costretta ad anticipare la chiusura giornaliera della struttura (dalle 16.15 si è passati alle 14.30) a causa della mancanza di risorse economiche per l’assunzione di educatori e dell’impossibilità normativa di ricorrere a personale esterno, cui si è aggiunta anche l’impossibilità attuale di servirsi di graduatorie valide. La soluzione alternativa, che di fatto va a scongiurare i disagi dovuti a questa rimodulazione degli orari pomeridiani, è stata illustrata dall’amministrazione nella riunione di giovedì 8 agosto con i genitori dei bambini iscritti al nido Rodari e anticipata poco prima anche ai capigruppo del Consiglio comunale in un incontro che si è tenuto alle 16.30.
E così, come accaduto negli ultimi anni, anche per l’anno educativo 2019/2020, alcuni bambini, presumibilmente 16, potranno usufruire del servizio anche nelle ore pomeridiane, partecipando, di fatto, a quello che sarà un vero e proprio centro ludico ricreativo per bambini da 0 a 6 anni realizzato dalla cooperativa Sem, che gestisce anche i nidi pubblici Orsa Maggiore di Marsciano, Orsa Minore di Papiano e Stella Polare di Badiola.
L’attivazione di questo centro ricreativo dalle 14.30 alle 16.30, confermata come possibile soluzione proprio nella mattina di giovedì 8 agosto, è frutto di un bando finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia al quale la cooperativa Sem ha partecipato con un progetto educativo che ha tra i partner anche il Comune di Marsciano. 16 bambini, esattamente come accadeva nel 2018, potranno quindi prolungare la propria permanenza negli spazi del nido. Nei prossimi giorni questo percorso sarà meglio dettagliatoalle famiglie anche dal punto di vista operativo.
C’è poi anche un’altra riduzione sulla quale il Comune è ancora al lavoro per trovare una soluzione soddisfacente come richiesto dalle famiglie. Si tratta della riduzione dei posti disponibili, che da 40 sono passati a 32. In questo caso l’amministrazione si è impegnata, in tempi brevi, a individuare, in accordo con le famiglie e con i gestori degli altri nidi pubblici presenti sul territorio comunale, le strutture che li possono ospitare.
“Come le stesse famiglie hanno ricordato – puntualizzail sindaco Francesca Mele – fino ancora all’11 giugno 2019, lo stato del servizio veniva confermato dalla precedente amministrazione nella sua completezza di orario e posti disponibili. Ora che è stato chiarito che la realtà delle risorse disponibili e delle norme imperative impedisce di rispettare quegli impegni, resta tuttavia doveroso garantire il massimo sforzo per trovare soluzioni e non lasciare indietro nessuno.
È quello che l’amministrazione sta facendo, supportata dal grande lavoro degli uffici che ringrazio, nel segno del rispetto delle norme, della trasparenza e del confronto con genitori, operatori e forze politiche. Un confronto sempre aperto e con tutti-come la realtà di questi giorni ha già dimostrato – sarà la cifra del nostro governo del territorio”.
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