Agricoltura di precisione, positivi i risultati del progetto “RTK”

Una percentuale di sovrapposizione, nella lavorazione dei terreni, passata dal 16,3 per cento della modalità di guida manuale del mezzo agricolo all’1,4 per cento della modalità assistita e, soprattutto, all’1,2 per cento di quella automatica. Sono questi i dati di bilancio, evidentemente positivi, presentati giovedì 11 maggio, alla rocca di Casilina, a Deruta, a chiusura del progetto Rtk sull’agricoltura di precisione. Un’iniziativa finanziata a valere sulla misura 124 del Programma di sviluppo rurale dell’Umbria 2007-2013 che ha visto il Centro regionale di assistenza tecnica per imprenditori agricoli (Cratia) di Confagricoltura Umbria capofila di una rete di imprese che hanno sperimentato nei propri appezzamenti le strumentazioni del progetto. Assieme ai risultati dei test di Rtk sono stati portati anche i dati parziali relativi al progetto Sig2015 che sta coinvolgendo gli stessi soggetti e ha l’obiettivo di creare mappe di prescrizione a supporto della precision farming. All’incontro, che ha visto anche una dimostrazione pratica di utilizzo di drone, sono intervenuti Cristiano Casagrande, direttore di Confagricoltura Umbria, Alessandro Sdoga di Cratia, Michele Feroli di Sky robotic, Antonio Natale di Team dev e Guido Fastellini di TopCon Italia. Aziende, queste, fornitrici delle tecnologie impiegate nei due programmi. “La nostra è un’agricoltura evoluta, con elevati costi di produzione – ha commentato Casagrande –. Era, per questo, necessario introdurre elementi che potessero apportare maggiore capacità competitiva. In particolare, attraverso la tecnologia, nel campo della genetica e delle tecniche di coltivazione e con l’utilizzo di strumenti che ottimizzino il lavoro. Rtk e Sig2015 mettono in campo procedure immediatamente spendibili su larga scala che consentono di gestire le macchine agricole ottimizzando tempi di lavorazione, utilizzo di carburante, distribuzione di sementi, antiparassitari e concimi.

Tutto ciò nella logica di ottenere massima produttività e maggiore reddito per l’azienda”. In particolare, ‘Rtk’ ha previsto l’allestimento di sistemi di guida satellitare automatica su trattori che venivano così pilotati, con un margine di errore di 2 centimetri, secondo le indicazioni provenienti dalla rete di 12 stazioni permanenti Gps/Gnss di Regione Umbria e Università degli studi di Perugia. La strumentazione gestiva inoltre tutte le attività di semina e distribuzione di prodotti. “Un’indagine psicologica effettuata sugli operatori – ha raccontato Fastellini, illustrando l’aspetto sicurezza del progetto – ha, inoltre, dimostrato che questi riescono a lavorare con maggiore tranquillità, potendosi concentrare su ciò che succede loro intorno. Abbiamo anche inserito dispositivi di gestione che allarmano il conducente e chi sta fuori dal mezzo se questo si inclina in maniera eccessiva”. Sig2015 rappresenta invece l’evoluzione di Rtk. “Un drone – ha spiegato Feroli – effettua un rilievo sul terreno per acquisire immagini multispettrali che servono a comprendere lo stato di salute delle colture. Queste informazioni, insieme ad altre quali la concentrazione sul terreno di azoto e altri elementi, vengono inserite su un software che, tramite un apposito algoritmo, genera quindi mappe di prescrizione”. “Il campo non è tutto uguale – ha aggiunto Natale –. Attraverso le mappe noi possiamo fare un utilizzo mirato dei trattamenti, sia di concimazione che fitosanitari. Per ora i risultati sono estremamente positivi. Riusciamo a risparmiare circa il 25 per cento di concime chimico. Tantissimo dal punto di vista economico e, soprattutto, ambientale. Integrando il sistema con sensori siamo convinti di migliorare ancora”.

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