
da Silvia Lucchetti (candidata alla elezioni regionali per la lista “Socialisti e Riformisti”)
Sarebbe stato meglio accogliere il segretario della lega nord e il candidato al governo della Regione Umbria a Marsciano in modo diverso: senza clamore senza grida ed acrimonia, e di certo chi ha imbrattato giorni prima i manifesti elettorali, scaricando poi del concime all’ingresso della sede leghista, non ha ben compreso che la democrazia può rafforzarsi solo con il confronto e lo scambio di idee tra schieramenti diversi.
Dissento in modo drastico e netto da quei giovani che non si sono limitati a gridare slogan e ad alzare cartelloni ma hanno usato modi incivili che non appartengono al patrimonio di tolleranza e di rispetto reciproco che ha sempre caratterizzato la politica a Marsciano.
Condivido la giusta protesta verso quei pericolosi modelli politici quanto superficiali propinati solo per racimolare voti alle prossime regionali e a discapito dei rifugiati politici e delle strutture che fanno del loro meglio per integrare persone in cerca di aiuto. Ritengo però che atti scorretti e deprecabili come quelli accaduti venerdì non facciano altro che portare acqua e consenso al mulino dei razzisti.
E’ comunque opportuno precisare che questi esseri umani che hanno lo status di rifugiati politici non tolgono nulla ai marscianesi e non è vero che il sussidio dato loro dalla Comunità Europea venga sottratto agli italiani indigenti. Il mio impegno Socialista per il nostro Comune sarà quello di dare una maggiore informazione sui fondi spesi dalle associazioni che gestiscono la prima accoglienza cercando di ridurre con gli organismi preposti dalla Prefettura di Perugia il carico di ospitalità rispetto alle attuali e chiedendo una equa ridistribuzione con altri comuni umbri e questo al fine di non creare squilibri sociali nel nostro territorio e disagi ai nostri concittadini.
Ma voglio porre una domanda chiedendo a chi si professa Cristiano Cattolico e Leghista: qual è la cosa che sconcerta di più tra una politica da frullatore – che si scandalizza per un atto assolutamente condannabile ancorché d’impeto quale uno sputo come reazione ad una palese provocazione del capo dei leghisti che da del ‘poveraccio’ ad un ragazzo marscianese che crede nelle proprie idee – e la discriminazione sociale verso degli esseri umani che scappano dai loro paesi lasciando figli e mogli in quanto perseguitati dalle dittature?
Noi Socialisti conosciamo bene la storia del nostro paese e ricordiamo che se ad essere discriminati oggi sono gli africani non più di trenta anni fa l’umbro che andava al nord in cerca di lavoro non poteva entrare neanche in un bar a prendere un caffè, e rimarrà per un leghista oggi come ieri un terrone.
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