Todi città del libro, il Pd Umbria in piazza con associazioni e cittadini
TODI – “Non siamo qui per provocazione, ma per convinzione. Noi non siamo contro la libertà, siamo contro il fascismo. E ‘Todi città del libro’ altro non è che un raduno di neofascisti e malinconici di un regime che, quello sì, cancellava la libertà con la violenza e la morte, metteva al rogo i libri sgraditi, faceva sfregio della democrazia. Ecco perché abbiamo ritenuto fondamentale esserci, in difesa della Costituzione, che significa in difesa del nostro Paese, e con i nostri valori che sono quelli della solidarietà, della libertà, dell’antifascismo”.
Così, in una nota, il segretario del Pd Umbria Tommaso Bori, presente, oggi, al sit in organizzato dall’Anpi insieme a tante associazioni e organizzazioni in piazza a Todi. “Siamo la terra di Aldo Capitini, di San Francesco e San Benedetto, siamo la terra dell’accoglienza, dell’apertura, della pace. Le idee – fatico persino a definirle ideali – sovversive e pericolose di chi si dichiara apertamente vicino all’estrema destra, in un evento che non ha niente di universale ma tutto di strumentale, xenofobo, omofobo, antifemminista, fascista, ci indignano.
Non chiediamo che si impedisca agli organizzatori di esprimere il loro pensiero, ma chiediamo che la istituzioni, a partire dal Comune di Todi e la Regione Umbria, assieme a chi le guida e che oggi mostra il suo vero volto, non consentano che i simboli che rappresentano i cittadini di Todi e tutti gli umbri siano affiancati a un sedicente festival che questi cittadini contrastano, lontano dalla loro storia e dai loro valori”.
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