Vicenda dell’argine a Pian di San Martino, interviene il comitato

dal Comitato Salvaguardia del territorio – Pian di San Martino
Con la presente il Comitato per la Salvaguardia del Territorio di Pian di San Martino intende chiarire alcune informazioni non esatte riportate in questi giorni dalla stampa.

In riferimento alla presenza e alla manifestazione della popolazione martedì mattina durante il sopralluogo dei tecnici, il Direttivo informa che detta manifestazione è stata un’iniziativa della popolazione e non del Comitato.

La posizione del Comitato, per quanto riguarda la vicenda dell’argine, è quella di trovare con decisione e rapidità una soluzione migliore rispetto alle quattro presentate dai tecnici della Provincia, delle quali solo una risulta fattibile.

La soluzione ritenuta fattibile prevede la realizzazione di un argine contiguo alla Frazione, soluzione che è reputata molto rischiosa per l’incolumità la popolazione indipendentemente dal fattore estetico.

Nello specifico la Frazione ha il problema dei due torrenti che scorrono a monte di essa, che sono esondati diverse volte in passato allagando il centro abitato. Dette esondazioni, come i concittadini e i tecnici ben sanno, è ben più rischiosa e dannosa dell’esondazione del Tevere in quanto l’acqua ha molta più velocità ed energia. Essa avviene in pochi minuti senza possibilità di previsione, basta infatti un qualsiasi evento causato dal maltempo, la caduta di un albero, una piccola frana o un masso che vanno ad ostruire il letto del torrente e l’acqua in essi convogliata straripa con grande velocità ed energia investendo il centro abitato. Vogliamo anche ricordare che nella piena del 2012 i torrenti erano al massimo della loro portata.

Detto ciò fare un argine in prossimità dell’abitato ridurrebbe il rischio dall’esondazione del Tevere ma farebbe da diga nel caso di esondazione dei torrenti a monte, provocando così una situazione in cui si ha un metro e mezzo di acqua da entrambi i lati dell’argine isolando completamente la frazione.

Se ad esso si abbina la mancata manutenzione dei torrenti, confermata dalla carenza di fondi per le manutenzioni idrauliche, si comprende benissimo la preoccupazione del Comitato. Per questo motivo il Comitato sta cercando attraverso i propri tecnici e con convinzione una soluzione percorribile che non metta a rischio l’incolumità della popolazione in nessuna situazione.

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