Todi: Genitori Cocchi-Aosta, incertezza totale sul prossimo anno

Todi: Genitori Cocchi-Aosta, incertezza totale sul prossimo anno

Settimana corta bloccata, cresce la tensione tra i genitori

Cresce la preoccupazione tra le famiglie degli studenti iscritti alla scuola secondaria di primo grado Cocchi-Aosta. Il Coordinamento Autonomo Genitori Cocchi-Aosta, che riunisce i rappresentanti dei quattro plessi scolastici dell’Istituto – Todi, Fratta Todina, Collepepe e Pantalla – segnala l’assenza di decisioni definitive sul calendario didattico per l’anno scolastico 2025-2026. Al centro della questione vi è l’ipotesi di unificazione degli orari con l’introduzione della cosiddetta settimana corta, proposta avanzata e condivisa da genitori e docenti, ma ancora priva di attuazione.

Secondo quanto riferito dal Coordinamento, nonostante numerose sollecitazioni rivolte al dirigente scolastico Enrico Pasero, non è ancora stata presa una posizione chiara sulla riorganizzazione dell’orario settimanale. Una questione che, evidenziano i genitori, riguarda non solo l’efficienza didattica, ma anche la pianificazione logistica e familiare.

L’organo formalmente competente a deliberare in merito è il Collegio dei Docenti, a cui deve poi seguire l’approvazione del Consiglio d’Istituto. Tuttavia, sottolineano i rappresentanti del Coordinamento Autonomo Genitori Cocchi-Aosta, nonostante il coinvolgimento informativo delle famiglie e degli enti locali, questi soggetti non possiedono un potere decisionale diretto.

Il Coordinamento denuncia un atteggiamento definito ostruzionistico da parte del dirigente scolastico, che secondo loro avrebbe attivamente ostacolato ogni percorso verso l’adozione della settimana corta. A detta dei genitori, la resistenza opposta dal dirigente si è manifestata in varie forme, tra cui comportamenti giudicati inappropriati e atteggiamenti divisivi tra le diverse componenti scolastiche.

Un episodio indicativo viene riferito rispetto al plesso di Fratta Todina. In occasione dell’assemblea dei genitori del 4 giugno, i rappresentanti di classe sarebbero stati convocati e indotti a opporsi alle richieste delle famiglie, diffondendo informazioni distorte sull’organizzazione scolastica proposta. In particolare, viene contestata una presunta narrazione secondo cui l’introduzione della settimana corta comporterebbe la frequenza scolastica il sabato fino al tardo pomeriggio, una rappresentazione diametralmente opposta agli intenti del Coordinamento.

Ulteriore motivo di malcontento è la tempistica della convocazione del Collegio dei Docenti, fissato al 30 giugno, una data ritenuta troppo lontana rispetto all’urgenza della questione. Il Coordinamento Autonomo Genitori Cocchi-Aosta chiede chiarezza e una risoluzione definitiva che consenta alle famiglie e alle amministrazioni locali di pianificare per tempo il prossimo anno scolastico, in particolare per quanto riguarda il servizio di trasporto pubblico.

Alle amministrazioni comunali di Todi, Fratta Todina e Collazzone viene chiesto un maggiore coinvolgimento e una presa di posizione ufficiale, con l’obiettivo di esercitare pressione sull’istituto affinché venga assunta una decisione chiara e tempestiva. Il Coordinamento sollecita un controllo più attento da parte dei sindaci su quanto sta accadendo all’interno della scuola Cocchi-Aosta.

Un altro elemento di allarme riguarda l’elevato numero di trasferimenti tra il corpo docente. Negli ultimi tre anni, più della metà degli insegnanti ha richiesto il trasferimento presso altri istituti. Una percentuale definita anomala rispetto alla media fisiologica del 7% registrata in altre scuole del territorio. Il Coordinamento Autonomo Genitori Cocchi-Aosta si interroga sulle cause profonde di questo fenomeno e sulle sue conseguenze per la continuità didattica, ritenuta fondamentale per il percorso scolastico degli alunni.

Le famiglie evidenziano come i continui avvicendamenti tra i docenti rischino di compromettere la qualità dell’insegnamento e di creare instabilità nel rapporto educativo tra studenti e professori. Una situazione che genera incertezza e insoddisfazione, tanto da spingere i genitori ad annunciare la possibilità di azioni eclatanti se non verranno assunte decisioni risolutive entro tempi brevi.

Il comportamento del dirigente scolastico viene messo ulteriormente in discussione in merito alle indennità di funzione. Secondo quanto riportato dal Coordinamento, l’opposizione all’unificazione degli orari potrebbe essere motivata da un interesse economico. Una maggiore diversificazione tra i plessi comporterebbe, infatti, un incremento delle indennità percepite dal dirigente scolastico, mentre una razionalizzazione degli orari le ridurrebbe sensibilmente.

Il Coordinamento Autonomo Genitori Cocchi-Aosta chiede trasparenza e chiarezza sulle reali motivazioni alla base delle scelte dirigenziali. In assenza di una decisione entro il 30 giugno, i rappresentanti delle famiglie annunciano l’intenzione di valutare nuove forme di mobilitazione per tutelare il diritto a un’istruzione stabile, organizzata e coerente.

Il Coordinamento ribadisce infine la necessità di un intervento urgente e concreto. La richiesta è chiara: garantire certezze per il futuro scolastico dei propri figli, senza ulteriori rinvii né manovre dilatorie.

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