
La vincitrice della Biennale di Todi suona Beethoven e Schumann
Sofia De Martis si è esibita al PiedilucoFestival 2025 con il prezioso violino Odoardi, patrimonio dell’ente pubblico La Consolazione ETAB. Il concerto si è tenuto all’Auditorium di Santa Maria del Colle sotto la direzione artistica di Lucrezia Proietti. Ad accompagnare la giovane violinista, il pianista Matteo Di Bella. In programma, musiche di Beethoven e Schumann.
La partecipazione al festival segue la recente affermazione di De Martis al Concorso Internazionale Violinistico “Todi Città del Violino” 2025, competizione biennale organizzata da ETAB, di cui è risultata vincitrice. Per l’occasione ha suonato il violino Odoardi, realizzato nel Settecento da un liutaio marchigiano e custodito a Todi.
Il violino Odoardi, testimone della tradizione artigianale italiana, è stato autorizzato alla circolazione temporanea all’estero dall’Ufficio Esportazione del Ministero della Cultura a fine luglio. Dal prossimo settembre, infatti, Sofia De Martis e lo strumento si trasferiranno in Olanda: la musicista è stata ammessa al Conservatorio di Amsterdam, dove proseguirà il suo perfezionamento artistico.
Il concerto al PiedilucoFestival ha confermato le doti interpretative della violinista, recentemente laureatasi con il massimo dei voti. Insieme a Matteo Di Bella, ha eseguito un repertorio classico che ha incluso la Sonata in do minore di Beethoven e quella in la minore di Schumann. La serata si è conclusa con la Ballade per violino solo di Eugène Ysaÿe, brano che ha evidenziato la maturità tecnica e la sensibilità musicale dell’artista.
Tra il pubblico erano presenti anche il Maestro Luca Venturi, direttore artistico della Biennale “Todi, Città del Violino”, il Maestro Marco Venturi e Lucrezia Proietti, che hanno collaborato all’organizzazione della prima edizione della rassegna tuderte.
Il violino Odoardi, affidato a De Martis come parte del premio del concorso, assume ora il ruolo di ambasciatore della liuteria italiana nel contesto musicale internazionale. Con il trasferimento in Olanda, lo strumento continuerà a essere protagonista in nuovi contesti culturali, mantenendo vivo il legame con Todi e la sua storia musicale.
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