Sanità, presidio a Pantalla: “Regione ancora senza risposte”

Scaduti i termini promessi, i comitati tornano a protestare

Il Coordinamento dei Comitati in difesa dell’Ospedale di Pantalla e della medicina territoriale nella Media Valle del Tevere ha organizzato un nuovo presidio per sollecitare risposte dalla Regione Umbria, accusata di non aver rispettato gli impegni assunti nel corso di un incontro istituzionale svoltosi il 3 marzo.

A denunciarlo è Alvaro Grossi, rappresentante del Comitato Sanità Pubblica, che in una comunicazione ufficiale ricorda come siano decorsi i 60 giorni indicati dalla Regione per fornire riscontri scritti alle istanze presentate dai comitati e dai sindaci del territorio. A due mesi dall’incontro con la presidente della Regione Stefania Proietti, i promotori della mobilitazione segnalano l’assenza di aggiornamenti concreti.

L’iniziativa di protesta è finalizzata a riportare l’attenzione sul futuro del presidio ospedaliero di Pantalla, considerato punto di riferimento per l’assistenza sanitaria nella Media Valle del Tevere, e sulla condizione della medicina territoriale, ritenuta in progressivo indebolimento. I cittadini coinvolti nel coordinamento sostengono che la mancanza di risposte contribuisca ad alimentare un clima di sfiducia e incertezza tra utenti e operatori.

Il presidio, secondo gli organizzatori, intende ribadire la richiesta di garanzie sui servizi ospedalieri, sulla presenza di personale medico e infermieristico e sulla copertura dei servizi territoriali, giudicati essenziali per rispondere ai bisogni della popolazione residente. La questione era stata già sollevata in diverse occasioni dai comitati locali, che denunciano da tempo la riduzione delle prestazioni e il trasferimento di alcune attività verso altre strutture.

Il Coordinamento, che raccoglie diverse sigle civiche e associazioni del comprensorio, ha più volte richiesto una pianificazione sanitaria trasparente e partecipata, in grado di tenere conto delle specificità del territorio. La manifestazione rappresenta un nuovo momento di mobilitazione dopo mesi di attesa e silenzi istituzionali.

Al momento, dalla Regione non sono arrivate comunicazioni ufficiali relative alle tempistiche di risposta, né dettagli sulle misure eventualmente in corso di valutazione. I comitati annunciano che continueranno a vigilare e a promuovere ulteriori azioni pubbliche finché non riceveranno risposte formali alle richieste avanzate.

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