Rubano in un bar, arrestati dai Carabinieri di Monte Castello di Vibio

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MONTE CASTELLO DI VIBIO – La scorsa domenica, il titolare di un bar di Monte Castello di Vibio, durante le operazioni di chiusura serale dello stesso locale, veniva derubato dell’incasso settimanale. I Carabinieri della Stazione di Monte Castello di Vibio, non appena informati dell’accaduto, avviavano serrate indagini che, oltre a permettere la ricostruzione della dinamica dei fatti in questione, consentivano l’individuazione degli autori degli stessi. Questi i fatti: da diverso tempo, un ventenne tunisino irregolare, T.M.S., già conosciuto alle Forze dell’Ordine anche con diversi alias e per i suoi vari trascorsi giudiziari, aveva maturato il  proposito criminale di consumare un furto all’interno del bar anzidetto. Per portare a termine tale azione delittuosa si serviva della fidanzata, una diciannovenne tuderte, P.G. e di un coetaneo polacco, P.D.K., con il quale in passato già si era reso responsabile di altri delitti contro il patrimonio.

La sera di domenica, la giovane tuderte, insieme ai genitori, si recava nel bar per giocare alle slot machine, comunicando telefonicamente i movimenti del titolare dell’esercizio al fidanzato ed al polacco. Quando oramai nel locale erano andati via tutti i clienti, fatta eccezione di P.G. e dei suoi genitori, la giovane tuderte allo scopo di distrarre il barista lo chiamava nella sala slot machine, dando l’input al complice polacco di entrare nel bar, consentendogli così di asportare velocemente le borse contenenti l’incasso della settimana, ammontante a diverse migliaia di euro in contanti. Subito dopo il polacco, insieme al tunisino che lo attendeva fuori al bar, si dileguavano a bordo di un’autovettura, mentre la P.G. rincasava con i genitori.

I Carabinieri di Monte Castello di Vibio, dapprima, individuavano P.G., presso la cui abitazione di Todi veniva rinvenuta e sequestrata la somma di euro 3.900,00, parte del provento del furto. Poi a Collepepe, veniva rintracciato il tunisino T.M.S. ed infine a Perugia, nascosto sul balcone di un’abitazione, veniva bloccato il polacco P.M.K.. Quest’ultimo, atteso che per lui ricorreva il concreto pericolo che si potesse dare alla fuga, veniva sottoposto dai Carabinieri a fermo di indiziato di delitto ed associato presso  il Carcere di Spoleto.

Il G.I.P. del Tribunale di Spoleto, su richiesta del Pubblico Ministero, condividendo appieno le risultanze investigative prodotte dai Carabinieri:

convalidava il fermo del polacco, applicando contestualmente la custodia cautelare in carcere;

disponeva la custodia cautelare in carcere anche nei confronti del tunisino T.M.S., che veniva bloccato ed arrestato dai Carabinieri nella mattinata di ieri e quindi associato presso il Carcere di Spoleto;

applicava alla tuderte P.G. la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Stazione Carabinieri di Todi, cinque giorni a settimana.

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