Marco Conticelli candidato alle regionali dell’Umbria 2024, ecco i motivi

Marco Conticelli candidato alle regionali dell'Umbria 2024, ecco i motivi

Marco Conticelli candidato alle regionali dell’Umbria 2024, ecco i motivi

Marco Conticelli candidato alle regionali dell’Umbria 2024, si pubblica l’intervista realizzata da Noi Moderati Civici per l’Umbria

1 – Cosa l’ha spinta a candidarsi per le elezioni regionali del 17 e 18 Novembre 2024?

Ho accolto con favore la proposta arrivata da “Noi Moderati” perché sento mia la loro concretezza e la ricerca delle soluzioni. Dopo un percorso da Vicesindaco prima e da Sindaco poi, sono convito di poter mettere a disposizione della nostra regione e dei suoi cittadini il bagaglio di esperienza che mi sono fatto in questi anni, occupandomi in particolare, se me ne sarà data la possibilità, dei territori di confine e dei piccoli borghi.

2 – Crede che la Presidente uscente Tesei abbia ben lavorato per la nostra Regione? Cosa migliorerebbe?

Credo che la Presidente Tesei e la Sua squadra abbiano fatto un buon lavoro anche perché si sono trovati ad amministrare in un quinquennio molto complesso sotto tanti punti di vista. Un lavoro aggravato anche dalle carenze ereditate dalla precedete Giunta di sinistra, in particolare per il settore della sanità, del turismo, ma anche dell’imprenditoria.

Alcuni frutti di questo cambiamento si sono già visti, altri si vedranno a lungo termine, perché per costruire bene ci vuole anche tempo.

Migliorerei la comunicazione all’esterno di ciò che viene fatto e la capacità di ascolto degli Amministratori locali che sono poi lo specchio delle esigenze dei cittadini.

3 – Da Sindaco di un piccolo Comune ha sempre lavorato per la sua comunità. Visto che l’Umbria è principalmente composta da realtà a bassa densità demografica, quali azioni metterebbe in campo per far sì che i piccoli Comuni rimangano vivi evitando che i giovani se ne vadano?

I piccoli Comuni devono combattere due fenomeni: la denatalità e lo spopolamento. Nel caso di Porano quest’ultimo punto è presente anche se in maniera minore rispetto ad altre realtà, ma non per questo è meno importante. Sono questioni che vanno discusse e affrontate a livello regionale e nazionale. Tra le soluzioni sicuramente c’è la necessità di valorizzare, e in alcuni casi proprio riportare, servizi importanti (banca, farmacia, distributori di benzina ecc…) e ridare vigore all’imprenditoria agricola rivolgendosi ai giovani anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie. Inoltre va potenziata l’offerta turistica creando circuiti socio-culturali che possano coinvolgere le nuove generazioni dandogli opportunità occupazionali e quindi la possibilità di rimanere nei propri territori.

4 – L’orvietano è sempre stato trascurato dalla politica e considerato territorio marginale. Cosa farebbe Lei per trasformarlo in area di confine che valorizzi la sua posizione anche rispetto alla Tuscia?

Il nostro territorio è da sempre considerato periferico sia per la sua posizione geografica che per un’incapacità della classe politica, che ha governato per anni l’Umbria, di poter affermare il valore di questa zona in tutta la Regione. La lontananza da Perugia non è quindi solo chilometrica. Negli anni c’è stata la possibilità da parte di qualche esponente politico orvietano di rappresentarci in Regione, ma ritengo che nella maggior parte dei casi non sia stato fatto tutto il possibile e il meglio. Credo che la nostra posizione sia invece strategia e da anni si parla di rapporti con la Tuscia, ma senza poi concretizzare progetti o soluzioni. Si deve invece lavorare per puntare alla creazione di percorsi religiosi e culturali, andando oltre ogni campanilismo e passare da territorio marginale ad area di confine.

5 – Ambiente, economia e turismo. Quale futuro per questi tre aspetti in Umbria?

Queste sono tematiche strettamente connesse tra di loro. La regione della Presidente Tesei in questi ultimi cinque anni ha potenziato molto l’offerta turistica e questo ha di conseguenza portato una crescita economica importante. L’Umbria è una regione ricca di storia e posti meravigliosi, con realtà imprenditoriali nell’ambito enogastronomico o vitivinicolo che sono dei fiori all’occhiello. Ovviamente tutto questo deve passare per il rispetto dell’ambiente, con regole che non fermino il progresso economico, ma nemmeno con scempi come il parco fotovoltaico o le pale eoliche alte quattro volte il Duomo, bisogna trovare la giusta misura ed equilibrio tra rispetto dell’ambiente e fonti rinnovabili, soprattutto in un’area dalla grande bellezza naturalistica come Orvieto.

Rimanendo in ambito ambientale, altro obiettivo importante è sicuramente la chiusura del ciclo dei rifiuti per evitare ulteriori ampliamenti delle discariche, perché l’orvietano ha già dato e non è pensabile che Le Crete diventi una discarica regionale, rischio concreto se dovesse vincere la sinistra che non crede nell’efficacia del termovalorizzatore.

6- Perché gli elettori dovrebbero riporre la loro fiducia in Lei?

Credo che gli elettori umbri possano riporre la loro fiducia in me perché è ormai dal 2009 che mi  occupo della cosa pubblica, l’ho fatto sempre come amministratore locale e ho sempre creduto e favorito il dialogo e il contatto diretto con le persone. L’esperienza, l’ascolto dell’altro e la volontà di trovare soluzioni concrete credo che possa fare la differenza.

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