
“Troppo peso su lavoratori e pensionati, serve equità”
La recente manovra finanziaria della Regione Umbria in ambito sanitario ha suscitato rilievi critici da parte di Socialismo XXI, forza politica di ispirazione centro-sinistra che ha partecipato con propri candidati alla coalizione civica guidata dalla Presidente Stefania Proietti, eletta alla guida della Regione. L’organizzazione, che il prossimo 14 giugno si trasformerà in partito nazionale, ha preso posizione sulla gestione del disavanzo sanitario ereditato dalla precedente amministrazione regionale.
Secondo quanto evidenziato dalla Segreteria Regionale Umbra di Socialismo XXI, l’intervento economico predisposto dalla Giunta presenta diversi punti problematici che non possono essere ignorati, nonostante la comune collocazione nell’area progressista. Il primo aspetto critico sollevato riguarda la revisione degli importi relativi al disavanzo: la rettifica dei dati avrebbe, secondo l’associazione, trasmesso un’impressione di scarsa chiarezza e approfondimento sulle reali cause del deficit accumulato.
Il secondo rilievo muove dalla mancanza, nella fase iniziale, di un coinvolgimento diretto delle parti sociali e delle istituzioni locali subordinate nella definizione delle misure urgenti da adottare per evitare il commissariamento ad acta. Questa assenza di confronto preventivo avrebbe reso più difficoltosa la condivisione delle scelte e il sostegno alle stesse da parte dei territori e dei corpi intermedi.
Ulteriori preoccupazioni emergono dall’impatto sociale della manovra stessa, che secondo Socialismo XXI grava in modo quasi esclusivo sui lavoratori a reddito fisso e sui pensionati, penalizzando le fasce medie della popolazione. Chi beneficia della cosiddetta flat tax resta escluso dall’ulteriore contributo richiesto, mentre i soggetti con redditi netti anche poco superiori ai 2.000 euro mensili si troveranno ad affrontare un ulteriore aggravio, in un contesto in cui l’aumento del costo della vita riduce già il potere d’acquisto.
Secondo l’organizzazione, l’effetto combinato di questi fattori determinerà una riduzione della capacità di spesa delle famiglie umbre, con ripercussioni anche sul sistema economico locale, in particolare per quanto riguarda i consumi. L’introduzione della manovra, inoltre, genererà – secondo la lettura fornita dalla segreteria regionale – un gettito fiscale superiore al necessario per ripianare il disavanzo, stimato in circa 50 milioni di euro. L’eccesso di entrate, unito agli aumenti già avvenuti nei tributi comunali, solleva dubbi sulla proporzionalità e l’equità dell’intervento adottato.
Un ulteriore punto critico riguarda la destinazione delle risorse derivanti dalla manovra. Socialismo XXI sottolinea come esse debbano essere impiegate esclusivamente per il rilancio del sistema sanitario regionale, evitando qualsiasi utilizzo diverso dagli scopi originariamente annunciati. La necessità di intervenire con urgenza per fronteggiare l’emergenza contabile non esime, secondo l’associazione, dalla definizione di un piano sanitario strutturato, in grado di correggere le storture del passato e di prevenire il ripetersi di analoghi squilibri nel prossimo futuro.
Il documento sottolinea inoltre l’importanza che qualsiasi richiesta di sacrificio economico venga accompagnata da atti chiari di programmazione, condivisi e discussi con i soggetti coinvolti, e fondati su riforme organiche. Solo attraverso una progettualità trasparente e partecipata sarà possibile restituire fiducia ai cittadini e creare le condizioni per un reale risanamento del sistema sanitario umbro.
In questa direzione, Socialismo XXI ha già trasmesso alla Presidente Proietti una serie di osservazioni e proposte su ulteriori ambiti di interesse collettivo, chiedendo contestualmente un incontro ufficiale per illustrare nel dettaglio le proprie valutazioni e offrire il proprio contributo alla fase riformatrice in cui è impegnata la nuova amministrazione regionale.
Il posizionamento critico dell’organizzazione, che nel campo del centro-sinistra mantiene un ruolo attivo e collaborativo, intende rappresentare un apporto costruttivo al dibattito pubblico e istituzionale, con l’obiettivo di garantire che le scelte intraprese dalla Regione siano eque, mirate e realmente efficaci nel sanare le criticità esistenti, in particolare nel comparto sanitario. L’attenzione viene dunque posta sulla necessità di una pianificazione a lungo termine, condivisa con i soggetti sociali e istituzionali, per rafforzare un sistema sanitario pubblico che negli ultimi anni ha sofferto tagli, disservizi e una crescente difficoltà di accesso da parte dei cittadini.
Socialismo XXI, in vista della propria trasformazione in partito nazionale, ribadisce il proprio impegno per un modello di sanità pubblica fondato su universalità, equità e qualità, e rivolge un appello affinché ogni provvedimento economico venga concepito non solo per risolvere emergenze contabili, ma anche per costruire risposte stabili, efficaci e inclusive per l’intera comunità regionale.
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