La commemorazione dei Martiri delle Foibe a Marsciano

La commemorazione dei martiri delle Foibe a Marsciano

La commemorazione dei Martiri delle Foibe a Marsciano

Con la deposizione di una corona e un minuto di silenzio si è svolta nella mattina di giovedì 10 febbraio a Marsciano la commemorazione dei martiri delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale. Presenti il sindaco Francesca Mele, insieme al vicesindaco Andrea Pilati e agli assessori Dora Giannoni, Manuela Taglia e Patrizia Trequattrini, l’Arma dei Carabinieri, con il comandante della Stazione di Marsciano luogotenente Franco Riganelli, la Polizia locale con il comandante Nicoletta Broccucci e una rappresentanza del gruppo di Protezione civile comunale.

Fonte Ufficio Stampa
Comune di Marsciano

La tragedia delle foibe era stata oggetto, lunedì 7 febbraio, di un incontro di approfondimento sulle vicende che, tra la fine del 1943 e l’immediato dopo guerra, hanno coinvolto migliaia di italiani dei territori dell’Istria e della Dalmazia, perseguitati dalle milizie del maresciallo Tito, costretti a lasciare le loro case e in molti casi fucilati e gettati nelle voragini carsiche chiamate foibe.

Protagonista di questo incontro, moderato dal giornalista David Mariotti Bianchi e introdotto dal vicesindaco Andrea Pilati, è stato Antonio Concina, già sindaco di Orvieto, attuale presidente dell’Associazione Dalmati italiani nel mondo ed egli stesso esule di quelle terre, costretto ad abbandonare Zara, all’età di 5 anni, con la sua famiglia. La sua è stata una testimonianza che ha sottolineato non solo la tragicità della violenza con cui tanti italiani furono gettati, in alcuni casi da vivi, nelle foibe, ma anche il dramma dello sradicamento di 350mila persone dalle loro case, dalle loro terre.

All’incontro erano presenti anche alcuni studenti dell’Istituto Omnicomprensivo Salvatorelli-Moneta che hanno partecipato attivamente con letture e domande alle quali è stato risposto da Antonio Concina. “Un bel momento di recupero della memoria e partecipazione – ha commentato il vicesindaco Andrea Pilati – reso possibile e significativo dalla testimonianza portata dal presidente Concina che ringrazio per la disponibilità che ha dato al Comune nel prendere parte a un incontro di approfondimento.

L’eccidio di migliaia di italiani, che la Repubblica italiana, seppure in modo tardivo, ha giustamente deciso di ricordare istituendo con una legge del 2004 il Giorno del Ricordo, è una delle vicende della Seconda guerra mondiale ancora oggi poco conosciuta e approfondita, per lungo tempo rimasta ai margini della storia. Ogni testimonianza, quindi, assume oggi un valore particolarmente importante, tanto più se fatta propria e partecipata dal mondo della scuola”.

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