
Nei primi tre mesi dell’anno i visitatori sono raddoppiati, grazie all’arrivo di scuole da tutta Italia
“Si tratta di un ottimo viatico per la stagione turistica appena avviata”, sottolinea il Sindaco di Deruta Michele Toniaccini. “Sono risultati dei quali va dato merito al direttore del museo, il professor Francesco Federico Mancini, al conservatore Giulio Busti e a tutto lo staff di collaboratori coordinato da Iolanda Cunto per conto della toscana “Opera Laboratori””.
Per il museo derutese si apre ora un altro periodo altrettanto intenso di proposte di particolare valore che richiameranno nuova attenzione su una realtà espositiva che può contare su oltre 6.000 opere, un patrimonio storico e artistico del quale è peraltro in fase di ultimazione la digitalizzazione all’interno di un progetto del PNRR gestito dalla Regione Umbria. Ad entrare in una dimensione virtuale, che ne permetterà una fruizione ancora più estesa, saranno in totale oltre 3.200 pezzi, di cui quasi 3.000 già scansionati ad alta definizione in 3D. “Non vediamo l’ora di poter presentare alla città il frutto di questo grande lavoro, supportato dal museo, che darà ulteriore visibilità e consentirà ulteriori approfondimenti “, commenta Iolanda Cunto.
Il prossimo mese di maggio sono già fissati due importanti appuntamenti all’interno di “Buongiorno Ceramica”, manifestazione che coinvolge in contemporanea le 58 realtà italiane che hanno ottenuto, come Deruta, il riconoscimento dal Ministero di città di antica tradizione ceramica.
Il 17 maggio verrà inaugurato, in contemporanea con altre cinque città umbre, un allestimento legato all’arte di Nedda Guidi, “Omaggio a Ebla”, con una quindicina di opere che l’artista realizzò in maiolica nel 1981 in seno alla mostra nazionale “Multiplo d’Artista”.
Altra iniziativa di grande valore è in programma il 18 maggio quando verrà inaugurato il pavimento in ceramica del 1924, oggetto di restauro e valorizzazione grazie ad un significativo contributo del Comitato nazionale per le celebrazioni del cinquecentenario della morte del Perugino. “Si tratta di un fatto di grande interesse storico ed artistico non solo per Deruta ma di rilievo nazionale e internazionale”, sottolinea il professor Francesco Federico Mancini.
Commenta per primo