
Dal 30 agosto il Todi Festival accoglie opere e installazioni video
Sarà firmato da Ian Davenport, artista britannico tra i protagonisti della scena internazionale dell’arte contemporanea, il manifesto ufficiale dell’edizione 2025 del Todi Festival, in programma da venerdì 30 agosto a sabato 7 settembre. Contestualmente, Davenport presenterà la personale intitolata “Holding Center”, che sarà allestita alla Sala delle Pietre, nel cuore dei Palazzi Comunali di Todi, con ingresso gratuito fino a domenica 5 ottobre.
La mostra è realizzata in collaborazione con la Fondazione Progetti Beverly Pepper, il Comune di Todi e il Todi Festival. Segna il ritorno in Italia dell’artista dopo l’esposizione del 2022 presso il Chiostro del Bramante a Roma.
Oltre alla personale, il programma prevede una video installazione che sarà proiettata per tutta la durata del Festival presso il Palazzo del Capitano, affacciato su Piazza del Popolo. L’iniziativa rientra nel quadro delle attività che da anni legano Todi all’arte contemporanea, come documentato dalla presenza, nelle scorse edizioni, di autori quali Arnaldo Pomodoro, Fabrizio Plessi e Mark di Suvero.
Ian Davenport, già membro del gruppo Young British Artists, ha commentato l’invito con un riferimento diretto alla tradizione pittorica italiana, dichiarando che i colori delle sue opere si ispirano spesso a figure del Rinascimento come Beato Angelico, Lorenzo Monaco e Sandro Botticelli. Le sue opere, ha spiegato, esplorano la “materialità fisica della pittura”, spesso assumendo una dimensione scultorea che interagisce direttamente con lo spazio espositivo.
La mostra sarà curata da Marco Tonelli e presenterà un nucleo di lavori rappresentativi della ricerca di Davenport. Saranno esposte le celebri pitture-installazioni della serie Painting with Floors, in cui la pittura si sviluppa dal piano fino a costruire una presenza tridimensionale. A queste si affiancheranno alcuni lavori su carta della serie Splats, realizzati con getti e spruzzi colanti di colore.
In parallelo all’esposizione, la Fondazione Progetti Beverly Pepper promuoverà un calendario di eventi collaterali aperti al pubblico. Le iniziative includeranno visite guidate a luoghi d’arte contemporanea a Todi, laboratori per bambini e attività didattiche rivolte alle scuole.
Il Sindaco di Todi, Antonino Ruggiano, ha sottolineato come la presenza di Ian Davenport offra un ulteriore contributo alla crescita del Todi Festival, aggiungendosi a un elenco di nomi autorevoli dell’arte che negli ultimi cinquant’anni hanno partecipato alla programmazione culturale della città. Ruggiano ha evidenziato anche il ritorno di Silvano Spada nella direzione artistica, già protagonista di edizioni passate del Festival.
Silvano Spada, direttore artistico dell’edizione 2025, ha ringraziato la Fondazione per l’omaggio artistico e per la possibilità di legare il Festival a figure della scena artistica internazionale. Ha ricordato che in passato altri autori di rilievo, come Alighiero Boetti, Michelangelo Pistoletto e Jannis Kounellis, hanno firmato i manifesti delle sue edizioni del Festival.
Elisa Veschini, presidente della Fondazione Progetti Beverly Pepper, ha riaffermato l’importanza della partnership con il Todi Festival, definendo la collaborazione “in crescita costante” e sottolineando il valore dell’approccio curatoriale della nuova direzione.
Dal punto di vista curatoriale, Marco Tonelli ha tracciato il profilo dell’artista, sottolineando la capacità delle opere di Ian Davenport di coinvolgere il pubblico, grazie alla combinazione tra struttura pittorica e dimensione sensoriale. Ha descritto la pittura di Davenport come una pratica che integra lo scorrere del tempo nel processo artistico, rendendo visibile ogni fase del lavoro.
Profilo dell’artista: Ian Davenport
Nato a Sidcup, nella contea del Kent, in Inghilterra, nel 1966, Ian Davenport ha completato gli studi presso il Goldsmiths College of Art di Londra nel 1988. Nello stesso anno ha partecipato alla mostra collettiva “Freeze”, curata da Damien Hirst, che ha segnato l’inizio della corrente artistica degli Young British Artists.
Nel 1990, due anni dopo la laurea, Davenport ha tenuto la sua prima personale alla Waddington Galleries di Londra. Nel 1991 è stato nominato al Turner Prize, diventando uno dei più giovani artisti ad aver ottenuto questo riconoscimento.
Il lavoro di Davenport si distingue per la ricerca sui materiali e sui processi pittorici. Una parte significativa della sua produzione è costituita da opere in cui il colore viene colato su superfici verticali o inclinate, formando strati e sequenze di linee che si accumulano fino a generare trame complesse. In anni più recenti, l’artista ha esteso la sua pratica alla serigrafia, alla grafica d’arte e all’incisione, realizzando un corpus esteso di opere su carta.
Tra le principali esposizioni personali si segnalano: Dundee Contemporary Arts (1999), Ikon Gallery di Birmingham (2004), Tate Liverpool (2000) e Dallas Contemporary, in Texas, nel 2018.
Nel 2006 ha ricevuto una delle commissioni pubbliche più significative della sua carriera: “Poured Lines Southwark Street”, un intervento pittorico permanente lungo 48 metri su un ponte di Londra, oggi considerato una delle più estese opere d’arte pubblica nel Regno Unito.
Nel 2017 ha partecipato alla Biennale di Venezia, presentando una grande installazione composta da oltre 1.000 strisce verticali, realizzata su commissione di Swatch, con cui ha anche collaborato alla produzione di un orologio da collezione.
Nel 2016, su invito della South London Gallery, ha dipinto una serie limitata di piatti in porcellana in collaborazione con la manifattura tedesca Meissen. Parallelamente, ha disegnato una borsa in edizione limitata per il progetto Lady Art della maison Christian Dior.
Nel 2010, l’artista ha partecipato a un programma di residenza presso la Josef and Anni Albers Foundation nel Connecticut, Stati Uniti.
Le sue opere sono oggi incluse nelle collezioni di istituzioni di primo piano: Arts Council of Great Britain, Tate di Londra, Centre Pompidou di Parigi, National Museum Wales di Cardiff, Von der Heydt Museum di Wuppertal, Museum of Modern Art di La Spezia, Borusan Art Gallery di Istanbul, MoMA di New York e Dallas Museum of Art in Texas.
La prima monografia completa del suo lavoro è stata pubblicata nel 2014 da Thames & Hudson. In Italia, l’artista è rappresentato dalla Galleria Luca Tommasi di Milano.
Mostra: Ian Davenport – Holding Center
Sede: Sala delle Pietre, Palazzi Comunali, Todi
Periodo: da sabato 31 agosto a domenica 5 ottobre 2025
Ingresso: gratuito
Evento collegato: Todi Festival (30 agosto – 7 settembre 2025)
Installazione video: Palazzo del Capitano, Piazza del Popolo, Todi
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