
Fratta Todina, videosorveglianza, “vittoria della Lista Civica”
Finalmente dopo tanti anni, leggiamo in un articolo su Tam Tam di questi giorni, la notizia che il Sindaco Coata dà a proposito della volontà di installare la videosorveglianza nel territorio del nostro comune di Fratta Todina.
E sinceramente, se oltre alle parole, seguiranno i fatti, come tutti si auspicano, è veramente una bella notizia, ma non si può prendere in giro, non tanto chi in questi anni ha chiesto più e più volte la cosa dai banchi dell’opposizione, ma soprattutto i cittadini vittime in questo periodo, di ansie e incubi notturni a causa dei furti.
L’ultima iniziativa che la Lista Civica ha messo in atto è stata quella di una massiccia raccolta firme sull’argomento “VIDEOSORVEGLIANZA ATTIVA” dato che l’amministrazione, sempre sorda sull’argomento, trincerandosi dietro alla scusa della mancanza di fondi, non ha mai considerato né l’ipotesi di attivarla né semplicemente di capire come si erano adoperati alcuni Comuni limitrofi già da qualche anno.
Nel 2020, cari cittadini, il Sindaco, la giunta e la maggioranza hanno votato contro al forte invito del gruppo consiliare Lista Civica di installare un sistema di videosorveglianza, lo hanno fatto bocciando per ben due volte le mozioni presentate a febbraio e agosto del 2020 dopo una “recrudescenza” degli eventi in gennaio e in estate, giustificando la bocciatura con argomentazioni strumentali quali “avete usato il termine “recrudescenza”, che poteva causare panico tra la popolazione, e cercando di dimostrare, con delle tesi strampalate che non era supportato da dati statistici. La statistica è un’altra cosa e non può non tener conto, che, nel periodo preso in considerazione (gennaio – maggio 2020), c’era stato il lockdown, dimostrando una oggettiva ignoranza, ma soprattutto, una mancanza di sensibilità nei confronti di chi in questi anni ha subito una “violenza” non tanto e non solo materiale, ma soprattutto psicologica.
La videosorveglianza non rientra nelle priorità! Questo hanno detto in consiglio comunale.
Questa è stata la motivazione politico-programmatica
Detto questo la Lista Civica Fratta Todina ha nuovamente presentato il 27 dicembre 2021 una nuova mozione ed il 4 gennaio 2022 ha chiesto un consiglio comunale con all’ordine del giorno l’installazione della videosorveglianza attiva, e, non essendo stato convocato dal Sindaco entro i termini di 20 giorni come da regolamento comunale, la Lista ha provveduto ad inviare una nota di sollecito al Prefetto, oltre ad attivare la raccolta firme tra i cittadini che ha riscosso una grande partecipazione. Firme già consegnate in comune via pec.
Intanto il consiglio comunale, che doveva essere convocato per venerdì 25 febbraio 2022 (notizia avuta non ufficialmente) non è ufficialmente stato convocato.
Però si trova il tempo per scrivere bugie che offendono prima la loro intelligenza, ma soprattutto quella dei cittadini, che sanno come stanno effettivamente le cose e che possono riscontrare agli atti.
Gli articoli e i comunicati stampa non sono atti amministrativi! Noi dell’opposizione siamo abituati a questi atti di arroganza e superficialità politica da parte del Sindaco e della sua maggioranza, e non ci sentiamo offesi da questa disinformazione maliziosa e superficiale, siamo ancora una volta sconcertati, però, dall’atteggiamento puerile di chi vuole apparire sapendo di non essere, con l’atteggiamento presuntuoso di chi ha i numeri per amministrare senza averne però competenze e il rispetto delle più semplici regole democratiche.
Concludendo non crediamo che il progetto è stato iniziato due anni fa, se così fosse si sarebbe già partecipato al bando ministeriale per il finanziamento specifico sulla videosorveglianza che è scaduto il 20 dicembre 2021 e senza aspettare il nuovo ipotetico bando del 2022!
In ogni caso il nostro obiettivo è stato raggiunto!! VITTORIA! A noi interessa che il nostro comune venga al più presto dotato di questo importante strumento di prevenzione e di aiuto alle forze dell’ordine, che faccia soprattutto sentire più sicuri i nostri concittadini all’interno delle loro case ma siamo pronti a scommettere che passeranno, purtroppo, ancora degli anni, prima che la lentezza e l’inerzia di questa Amministrazione possa raggiungere dei risultati concreti. Se Monte Castello ha deciso di non aderire a un progetto congiunto ci dispiace perché la contiguità del territorio e l’unica giurisdizione dell’Arma dei Carabinieri suggerirebbero invece il contrario. Suggeriamo quindi di contattare l’amministrazione comunale di Marsciano che sappiamo essere in fase di analisi dell’aggiornamento del loro sistema di videosorveglianza, forse si possono trovare delle sinergie e ottenere qualche risparmio e qualche guadagno in efficienza.
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