
Fallimento piano scolastico MVT, le mosse della Giunta Ruggiano
Fallimento piano scolastico – La recente decisione della Regione Umbria sul dimensionamento scolastico ha messo in luce una gestione discutibile da parte della Giunta Ruggiano, dimostrando come l’azione di seminare discordia abbia portato a conseguenze impreviste. L’istituto scolastico Cocchi-Aosta è risultato penalizzato, ma l’atteggiamento imprudente del duo Marta-Ruggiano ha anche minato gli equilibri e le relazioni consolidate nel tempo nella Media Valle del Tevere, soprattutto in ambito scolastico.
Le tensioni, non limitate al solo Comune di Todi, si estendono anche ad altri settori come la Zona Sociale 4, creando ulteriori divisioni. Ciò che è emerso è stato prevedibile: l’insistenza nel tentativo di imporre il ridimensionamento dei Circoli Didattici di Marsciano, senza accordi o concertazioni, ha provocato una reazione decisa dalle istituzioni e dalle famiglie, trovando un solido supporto negli ambienti regionali.
La domanda sorge spontanea: chi ha pianificato un’operazione del genere? La responsabilità sembra cadere sul Dirigente scolastico della Cocchi-Aosta e sull’Assessore Marta, rappresentante del Comune di Todi in sede provinciale. Tuttavia, è difficile comprendere come l’Assessore abbia potuto pensare di depauperare Marsciano senza accordi preventivi con le Direzioni Didattiche locali.
L’apparente passività del Sindaco Ruggiano, considerando la sua esperienza familiare nel campo scolastico, è altrettanto sorprendente. Marsciano e le relative Direzioni Didattiche sono state coinvolte senza essere avvisate preventivamente, provocando una forte opposizione guidata dai genitori, supportati da una raccolta di firme, e con il Comune che ha saputo giocare le sue carte in sede regionale.
Il risultato è stato netto: l’operazione proposta dall’Assessore Marta è stata respinta, la Regione ha annullato il piano tuderte, e i Comuni coinvolti hanno manifestato un malcontento generale. La decisione di accorpare l’Istituto comprensivo di Massa Martana con la Direzione Didattica di Todi è apparsa come una soluzione condivisibile, considerando la complessità e l’irrealismo del piano iniziale.
Il Comune di Todi avrebbe potuto agire in modo più consapevole, cercando la concertazione con Marsciano e gli Istituti Comprensivi di quella città. Al contrario, l’Assessore Marta ha adottato un’approccio unilaterale, portando alla rottura di equilibri consolidati e alla reazione delle istituzioni e delle famiglie coinvolte.
Sullo sfondo, emerge anche una critica alla riforma in tema di dimensionamento scolastico del Governo Meloni, ritenuta sbagliata per i tagli lineari applicati senza considerare le specificità territoriali. L’amministrazione Ruggiano viene nuovamente contestata per aver accettato politiche dannose della Giunta Tesei in altri settori, dimostrando un atteggiamento poco attento alle esigenze del territorio.
In conclusione, la vicenda del dimensionamento scolastico nella MVT evidenzia la necessità di un approccio più prudente e concertato nelle decisioni che influenzano le istituzioni e la comunità educativa.
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