Epatite cronica C, sabato 25 convegno a Pantalla di Todi

Le Società scientifiche umbre della Medicina generale (SIMG) e della Gastroenterologia (AIGO) hanno organizzato un incontro di aggiornamento sulla diagnostica e la terapia dell’Epatite cronica C , che si terrà Sabato 25 Ottobre 2014 , presso la sala convegni dell’Ospedale della Media Valle del Tevere, a Pantalla.

L’epatite C rappresenta ancora un problema epidemiologico molto serio per il nostro paese e per l’Umbria; ha una prevalenza tripla in Italia rispetto a Francia e Spagna e sette volte superiore rispetto alla Germania. In Umbria abbiamo circa 16.000 casi di epatite cronica e 8000 casi di Cirrosi di cui quella da virus C rappresenta la quota di maggior prevalenza.

Le novità in questo ambito tematico sono numerose: basti pensare alla possibilità di diagnosticare la fibrosi epatica in modo non invasivo, senza ricorrere alla biopsia epatica, e alla prossima disponibilità dei nuovi farmaci per il trattamento dell’infezione da HCV: una vera rivoluzione terapeutica visti gli elevatissimi tassi di eradicazione definitiva del virus, possibile peraltro anche in pazienti con cirrosi scompensata. Lo scopo della terapia è arrestare la progressione in cirrosi e di prevenire le complicanze della cirrosi stessa, come l’emorragia da varici gastro-esofagee, l’encefalopatia porto sistemica , l’ascite e l’epatocarcinoma.

Sofosbuvir e Simeprevir sono i due nuovi farmaci che saranno presto prescrivibili in Italia; molti altri nuovi farmaci, molto efficaci, saranno presto disponibili in commercio. Usati in combinazione questi inibitori della replicazione del virus sono in grado di guarire definitivamente l’epatite e la cirrosi da virus C in oltre il 95% dei casi.
In molti paesi europei e in USA sono già utilizzati già di routine. In Italia e in Umbria molti pazienti sono in attesa di poter usufruire di queste nuove terapie.

L’incontro l’intento di promuovere un’integrazione e collaborazione ancora più strette e proficue tra epatologi e e medici di Medicina generale per la gestione condivisa di questi pazienti. Scopo fondamentale di tale collaborazione è anche quello di portare alla luce, attraverso opportuni screening delle persone a rischio, i casi silenti di epatite C in modo da trattarli con le terapie più innovative e arrestare la diffusione di contagio e l’evoluzione della malattia.

Programma AIGO-SIMG 25

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