Clamoroso buco di bilancio in Comune a Deruta da 200 mila euro

Clamoroso buco di bilancio in Comune a Deruta da 200 mila euro

L’opposizione chiede l’intervento del Prefetto

Un clamoroso buco nel Bilancio del Comune di Deruta, stimato a tempo scaduto dalla stessa maggioranza in almeno 200.000 euro: è quello che noi consigliere del Gruppo Rilancio e Futuro abbiamo portato alla luce studiando gli atti che il sindaco Toniaccini e la sua giunta hanno depositato in vista dell’approvazione del bilancio di previsione 2025-2027.

Approvazione che dovrebbe arrivare il 20 marzo prossimo, ben oltre il termine del 28 febbraio previsto dalla legge e solo dopo la nostra richiesta al Prefetto di intervenire commissariando il Comune, ponendo fine a una situazione di ritardi, caos e disorganizzazione senza precedenti per Deruta.

Sì, perché il sindaco Toniaccini e la sua giunta, alla faccia del 72% dei consensi elettorali sbandierati in ogni occasione e della granitica maggioranza in Consiglio comunale, non sono riusciti a presentarsi in Consiglio comunale entro i tempi stabiliti, fatto mai accaduto nel nostro Comune e caso unico in tutta l’Umbria.

Se stiamo ancora aspettando dal sindaco le spiegazioni di questo caos, mai fornite nelle sedi istituzionali, chiariamo noi le cause di questo colpevole ritardo: il sindaco Toniaccini e la sua Giunta, mentre i giorni scorrevano nel loro tentativo di tirare di qua e di là una coperta troppo corta, nel caos di numeri, tagli, ritagli e aumenti per trovare la “quadra” e garantirsi il proprio pezzetto di visibilità, si sono dimenticati una scadenza fondamentale per le finanze e la sopravvivenza stessa del Comune: l’approvazione delle aliquote IMU entro la data del 28 febbraio, prevista da una nuova legge in vigore da quest’anno e senza possibilità di eccezioni o rinvii.

Legge nuova per modo di dire: approvata nel 2019, è slittata fino a oggi per le pressioni esercitate dalle rappresentanze dei sindaci sul governo nazionale. Di sicuro doveva conoscerla bene il sindaco Toniaccini, fino allo scorso ottobre presidente di Anci regionale.

Per questa “dimenticanza” il Comune di Deruta dovrà applicare l’IMU solo con le aliquote minime: una bella boccata d’ossigeno per i contribuenti, ma non senza conseguenze. Una voragine nelle casse comunali di 200.000 euro o forse più, che ha costretto l’assessore a una mossa disperata sul filo della legittimità: il taglio all’ultimo minuto di 200.000 euro ai principali servizi destinati ai cittadini, pur di mettere una pezza al buco e far tornare i conti.

In mezzo a tutta questa confusione, noi consigliere della minoranza di una cosa siamo certe: il sindaco e la giunta non sono all’altezza dei compiti che la legge gli assegna, si sono rivelati incapaci di rispettare le scadenze previste da leggi e regolamenti e di valutarne le conseguenze.

Il nostro timore è che le finanze del Comune di Deruta, già in evidente sofferenza – la Giunta ha aumentato da quest’anno non di poco le tariffe dei principali servizi ai cittadini – non potranno reggere alla crisi creata da questa voragine, che si aggiunge ai tagli delle risorse voluti dal governo.

Il rischio dietro l’angolo è il dissesto finanziario, con tutto quello che ne consegue: lacrime e sangue per i cittadini. Per questo abbiamo chiesto l’intervento del Prefetto e segnalato quanto sta accadendo alla Corte dei Conti.

A Deruta serve un commissario che faccia pulizia e rimetta i conti a posto, affinché i cittadini di Deruta non debbano subire conseguenze ancora più gravi di quelle che si vanno profilando.

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