
Michele Toniaccini candidato alle regionali dell’Umbria, ecco i motivi
Michele Toniaccini candidato alle regionali dell’Umbria, pubblichiamo un’intervista effettuata da Noi Moderati civici per l’Umbria.
1 – Cosa l’ha spinta a candidarsi per le elezioni regionali del 17 e 18 Novembre 2024?
Ho deciso di candidarmi alle regionali perché credo fermamente nei valori fondativi e non negoziabili della nostra identità cristiana, come la centralità della famiglia, la dignità di ogni persona e il rispetto per ogni individuo. Sono valori che considero il cuore della nostra società e che desidero tutelare e promuovere. La mia esperienza come assessore alle politiche sociali e successivamente come sindaco di Deruta, oltre che come presidente di Anci Umbria, mi ha insegnato quanto sia fondamentale una politica di servizio: una politica che mette davvero al centro i bisogni delle persone e che è guidata dall’ascolto e dalla vicinanza ai cittadini. Ho visto da vicino come l’unità tra i Comuni e tra le persone sia il vero motore del cambiamento e della crescita di ogni territorio. Credo profondamente che ‘uniti si vince sempre’ e che solo lavorando insieme possiamo costruire una comunità forte e solidale, capace di affrontare le sfide del presente e di garantire un futuro migliore alle generazioni che verranno. Mi candido con la volontà di portare avanti questi valori e di lavorare per unire, sostenere e far crescere il nostro territorio, mettendo al centro l’essere umano e il benessere della nostra comunità.
2 – Crede che la Presidente uscente Tesei abbia ben lavorato per la nostra Regione? Cosa migliorerebbe?
Credo che ci sia sempre spazio per migliorare, ma è evidente che la Presidente della Regione ha lavorato con grande impegno e determinazione, soprattutto considerata la complessità degli ultimi anni e le criticità legate all’emergenza sanitaria. La sua esperienza da sindaco le ha permesso di essere vicina alle persone, di comprendere le esigenze della comunità e di agire concretamente. Ha posto le basi per rilanciare l’Umbria in ogni aspetto, raggiungendo risultati importanti e dando concretezza agli impegni presi. Nonostante le sfide, ha saputo fare progressi in settori chiave per la nostra regione.
3 Lei è Sindaco di Deruta, una delle città umbre più famose per la ceramica. Quali sono le Sue proposte per questo importante settore?
Negli ultimi anni, Deruta ha raggiunto traguardi straordinari nel settore della ceramica, come l’ingresso nella Strada Europea della Ceramica, che ci consente di rappresentare l’Italia con orgoglio insieme a Faenza, e il ruolo di Comune capofila della Strada della Ceramica in Umbria. Inoltre è parte del direttivo nazionale dell’Associazione Italiana Città della Ceramica, riconoscimenti importanti mai raggiunti prima, frutto di un impegno costante. C’è ancora molto da fare per crescere e innovare. Desidero ringraziare gli artigiani ceramisti che, con passione, tramandano quest’arte da generazioni, mantenendo viva una tradizione che è identità stessa del nostro territorio e della nostra Umbria. Per garantire il futuro del settore, ritengo essenziale investire sulla formazione per attrarre nuovi giovani e sviluppare nuove competenze, garantendo così continuità alla filiera. Lavoreremo con determinazione sull’innovazione e sull’internazionalizzazione, per aprire nuovi mercati e far conoscere la ceramica di Deruta a livello globale. Investire sulle persone, sull’arte e sull’identità unica della nostra tradizione artistica è fondamentale per preservarla e farla crescere.
4 – Come Presidente di Anci, ma anche come Amministratore, conosce bene i bisogni e le necessità dei Comuni. Quali azioni metterebbe in campo per valorizzare i nostri luoghi e richiamare i turisti? E soprattutto come eviterebbe lo spopolamento e l’allontanamento dei giovani dalle piccole realtà?
La mia esperienza come presidente di Anci Umbria mi ha permesso di conoscere a fondo le necessità dei territori, comprendendo i punti di forza e le eccellenze, ma anche le criticità che devono essere affrontate. L’Umbria è una terra meravigliosa, ricca di arte e tradizioni, perfetta da scoprire. Tuttavia, per valorizzarla al meglio, è fondamentale migliorare le infrastrutture e creare una rete di collegamenti che renda accessibili anche i luoghi più nascosti, veri e propri tesori della nostra regione. Credo sia essenziale investire in infrastrutture, soprattutto potenziando i collegamenti ferroviari, e aumentare la promozione dei nostri territori per attrarre più turisti, mostrando loro la varietà di esperienze che solo l’Umbria può offrire. Una regione come la nostra, piccola in estensione, ma grande in valori e tradizioni, deve puntare su una maggiore accessibilità e su una rete integrata tra le città per stimolare il turismo e l’interesse per le realtà meno conosciute. Per contrastare lo spopolamento e l’allontanamento dei giovani dalle piccole realtà, è fondamentale creare opportunità concrete: favorire la formazione, sostenere l’occupazione locale e promuovere iniziative che valorizzino l’identità del territorio. Solo così potremo garantire un futuro in cui i giovani scelgano di restare e contribuire alla crescita delle loro comunità.
5- Perché gli elettori dovrebbero riporre la loro fiducia in Lei?
Gli elettori dovrebbero riporre la loro fiducia in me per l’esperienza e la competenza che ho maturato nel corso degli anni come assessore, sindaco e presidente di Anci Umbria. Questi ruoli mi hanno permesso di crescere e di sviluppare una passione profonda per una politica di servizio, volta a rispondere concretamente ai bisogni della comunità. Ho sempre messo al centro della mia azione politica l’attenzione per le politiche sociali e per i soggetti più deboli, ispirandomi ai principi della dottrina sociale cristiana, che rappresentano per me un punto di riferimento fondamentale.
Credo che la passione sia la base di tutto, ma sono convinto che servano anche competenza, esperienza e una visione chiara per promuovere efficacemente i nostri territori. È importante rimettere i valori al centro della nostra azione politica, quei valori che ci spingono a spenderci in prima persona per il bene comune. Con la mia candidatura, mi impegno a portare avanti queste priorità, offrendo una leadership che sappia coniugare solidità, sensibilità e capacità di visione.
6 – Se entrasse a far parte del nuovo Consiglio, quale sarebbe il suo primo obiettivo a favore della nostra regione?
Se venissi eletto in Consiglio, il mio primo obiettivo sarebbe riportare la politica in mezzo alla gente, promuovendo quella dei valori e della concretezza, una politica del fare. Credo profondamente in un modo di governare che ascolta le persone e risponde concretamente alle loro esigenze. Per questo, vorrei fare un giro di tutti i territori dell’Umbria: un consigliere regionale deve prima di tutto ascoltare la comunità, comprendere le esigenze locali e farsi carico delle priorità di ogni area. La sfida che ci attende è strategica e cruciale per il futuro dell’Umbria. Per questo invito tutti a darmi fiducia e a credere in questo progetto, chiedendo anche di camminare insieme nel nostro percorso di rilancio della regione. Siamo figli di questa terra straordinaria, e abbiamo il dovere di costruire un futuro degno per i nostri figli, un futuro fondato sui valori che ci guidano, come un faro, anche nei momenti più difficili. Il futuro dell’Umbria è nelle nostre mani, e sono convinto che, insieme, possiamo fare la differenza e costruire un’Umbria migliore.
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