Torgiano celebra il Museo del Vino: 50 anni di successi

L’evento esplora impatti culturali e turistici sul territorio

Torgiano celebra il Museo del Vino: 50 anni di successi

Torgiano celebra il Museo del Vino: 50 anni di successi

Torgiano celebra il Museo del Vino – Il 3 ottobre, il Centro Congressi Le Tre Vaselle ha ospitato il convegno “Cinquanta anni del Museo del Vino di Torgiano: tra marketing e reputation, come cambia l’asset culturale e turistico”. La manifestazione ha riunito relatori di fama internazionale, esperti nei settori del marketing e della cultura, per discutere l’impatto dei musei sullo sviluppo territoriale e le comunità locali. Sono stati analizzati vari temi, tra cui il valore culturale e il suo influsso sulle strategie di marketing territoriale e sull’investimento in cultura, quest’ultimo in relazione alla reputazione del territorio.

L’incontro ha avviato riflessioni su termini come intelligenza artificiale, brand reputation, turismo culturale e marketing territoriale. Questi concetti, assenti nel lessico di oltre cinquant’anni fa, erano già presenti nella visione di Maria Grazia e Giorgio Lungarotti, i fondatori del Museo del Vino, che hanno creato questa struttura nel 1974, anticipando il concetto di enoturismo e ponendo le basi per una promozione territoriale incentrata sul vino.

La sessione è stata inaugurata da Teresa Severini, Consigliere e vicedirettore della Fondazione Lungarotti, che ha elogiato l’importanza del Museo. “Questa celebrazione rappresenta non solo la storia del Museo ma anche il suo ruolo nel promuovere il turismo culturale sostenibile. È un chiaro esempio di come il mecenatismo possa generare nuove opportunità per lo sviluppo economico”, ha affermato Severini.

Maria Grazia Marchetti Lungarotti ha ricordato l’inaugurazione del Museo avvenuta il 23 aprile 1974. “In cinquant’anni, abbiamo perseguito un continuo lavoro di ricerca e valorizzazione delle nostre collezioni. È gratificante sapere che il nostro impegno ha contribuito alla crescita della comunità dal punto di vista culturale ed economico”, ha sottolineato.

Il Museo del Vino di Torgiano, noto anche come MUVIT, è stato insignito dal New York Times del titolo di “miglior museo del vino in Italia” per la qualità delle sue collezioni, mantenendo il primato anche in Europa.

La storica dell’arte Cristina Galassi ha evidenziato l’approccio innovativo del museo privato, che preserva un significativo patrimonio culturale. Magda Antonioli, docente di Economia e Politica del Turismo presso l’Università Bocconi, ha discusso le pratiche positive legate all’identità culturale e alle strategie di governance turistica.

Un intervento significativo è stato quello di Mirko Lalli, CEO di The Data Appeal, che ha affrontato il tema dell’impatto dell’intelligenza artificiale sul turismo enogastronomico. Lalli ha messo in luce come la rivoluzione tecnologica in corso impatterà sul settore. Davide Ippolito, esperto di reputazione, ha analizzato il cambiamento nel panorama della reputazione, proponendo un modello teorico che evidenzia la necessità di costruire una reputazione solida basata su valori di tradizione, innovazione e sostenibilità.

A concludere i lavori, l’inglese John Grant, scrittore e TED talker, ha presentato case study di musei di successo, illustrando come la fruizione pubblica sia cambiata negli ultimi cinquant’anni, creando legami emozionali con il pubblico e ribadendo il concetto che la storia è solo un prologo.

La famiglia Lungarotti si è dimostrata pioniera nell’ambito della cultura, del turismo e della sostenibilità, non solo valorizzando il patrimonio storico e artistico del territorio, ma anche ispirando altre realtà. L’organizzazione del convegno ha rappresentato un’opportunità per discutere contenuti di grande rilevanza per il settore, evidenziando il Museo del Vino come un hub di ispirazione e innovazione.

Fondazione Lungarotti Onlus, istituita nel 1987 dai Lungarotti, continua a promuovere la ricerca e la valorizzazione del patrimonio culturale, organizzando eventi e convegni che hanno ricevuto riconoscimenti internazionali. La fondazione, diretta da Maria Grazia Marchetti Lungarotti, si impegna attivamente nella tutela del patrimonio artistico, collaborando con istituzioni culturali sia italiane che estere.

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