Il sindaco di Todi Ruggiano contro i comitati dell’ospedale
Come Partito Democratico di Todi registriamo sconcertati l’ennesimo volgare show del Sindaco Ruggiano, tenutosi questa volta durante la presentazione della candidatura della Sindaca di Marsciano Francesca Mele.
Al netto del fatto che Ruggiano si sia sbrodolato in lodi per la Sindaca di Marsciano pochi giorni dopo che il Comune di Todi ha deciso di trascinare al Tar proprio il Comune di Marsciano per la questione dei fondi non spesi della Zona Sociale – d’altronde, conosciamo bene l’ipocrisia e la doppiezza del personaggio! – quello che fa rimanere sbigottiti è che il nostro primo cittadino nell’osceno comizio in questione ha pensato bene, probabilmente confidando in modo eccessivo sulla propria simpatia, di offendere gratuitamente e prendere in giro con parole oltraggiose i volontari dei Comitati in difesa dell’Ospedale della Media Valle del Tevere che stanno raccogliendo le firme per gettare luce sullo stato pietoso in cui verso il nosocomio comprensoriale.
Non pago delle offese, poi, ha pensato bene di inventarsi di sana pianta un incidente stradale in cui sarebbe occorso uno dei promotori dei Comitati suddetti, al fine di dimostrare come il Pronto Soccorso di Pantalla sia aperto e funzionante, senza alcuna remora o delicatezza nello strumentalizzare tematiche del genere. Le prime verifiche fatte dai Comitati escludono che si sia verificato l’accaduto narrato, tra frizzi e lazzi del pubblico presente, dal Sindaco Ruggiano.
In tal senso, nelle prossime ore, assieme agli altri gruppi consiliari di opposizione, il Partito Democratico di Todi protocollerà un’apposita interrogazione per chiedere conto a Ruggiano delle gravissime affermazioni pronunciate a Marsciano. Quanta amarezza suscita vedere la propria città amministrata da qualcuno che rassomiglia sempre di più ad un guitto e ad un comico in declino, costretto ad inventarsi fantomatici incidenti stradali per offendere volgarmente dei cittadini che stanno portando avanti un importante percorso di partecipazione democratica e che hanno l’unica colpa di non chinare il capo di fronte a chi si crede, ormai, non più soltanto un sindaco, ma un padrone e un podestà.
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