Todi: il convegno sullo 007 dell’Arte, Rodolfo Siviero
In occasione del quarantesimo anniversario della morte di Rodolfo Siviero (24 dicembre 1911- 26 ottobre 1983), il più celebre agente segreto dell’arte, gli organizzatori e il Comune di Todi intendono rendere omaggio a questa grande personalità. La conferenza che ne esalti alcuni aspetti della vita, le imprese da lui compiute, e il suo legame con la cittadina umbra.
di RitaPaltracca
Rodolfo Siviero, spinto dal desiderio di ritrovare il patrimonio trafugato dai nazisti in ritirata durante la Seconda Guerra Mondiale e dalla criminalità organizzata, riuscì a restituire all’Italia celebri opere d’arte. Nominato Ministro plenipotenziario, egli, nonostante fu sempre osteggiato dalla politica nazionale ed internazionale, si distinse in azioni talvolta anche pericolose, che ne misero addirittura a repentaglio la vita. Partendo da un breve excursus sulla vita e sulle imprese di Siviero, quindi, si tenterà di delineare un quadro quanto più chiaro possibile sulla complessa vicenda biografica dello storico dell’arte che da informatore del SIM, il servizio di informazione della polizia segreta fascista, decise di lottare, durante gli anni della Guerra, per la salvaguardia del patrimonio artistico del nostro Paese dalle mire del più formidabile sistema di razzia messo a punto dai nazisti, il Kunstshutz.
Accanto a Rodolfo Siviero operarono durante il conflitto anche altre importanti personalità dell’epoca: da Giulio Carlo Argan a Palma Bucarelli, da Emilio Lavagnino a Pasquale Rotondi, tanti furono coloro che si distinsero in importanti azioni in una corsa contro il tempo per salvare il patrimonio artistico da alienazione certa. Nonostante gli sforzi di questi eroi, sono molte le opere che mancano ancora all’appello. Tuttavia, in questi ultimi anni, si è assistito al recupero di celebri tele, tra le quali si ricorda, ad esempio, il Vaso di Fiori di Jan van Huysum, che oggi risplende presso la galleria di palazzo Pitti a Firenze.
L’impegno che Siviero dimostrò nel ritrovamento e nella riconsegna all’Italia delle opere d’arte trafugate, che oggi si possono nuovamente ammirare all’interno dei musei del nostro Paese, non costituisce soltanto una prova del suo grande interesse per l’arte, ma restituisce allo stesso tempo anche una preziosa testimonianza degli ideali in cui egli si riconosceva. Accanto all’attività svolta nell’arco di un quarantennio al servizio dello Stato, si evidenzia anche la personalità di un fine collezionista di opere d’arte, tanto che per volere degli eredi la villa di Lungarno Serristori con le sue collezioni, è stata interamente donata alla Regione Toscana per poi divenire museo pubblico.
Un duplice appuntamento, sabato 11 maggio ore 16:00 a Todi, nei Palazzo Comunali, Sala del Consiglio con un convegno “Rodolfo Siviero, Lo 007 dell’arte. Il recupero del patrimonio italiano tra Firenze, Roma e Todi” e alle ore 17.00 al Museo civico apertura della mostra fotografica “Rodolfo Siviero, fotografie sul più grande agente segreto dell’arte”- a cura di Riccardo Luciani, Francesca Bottari, Cristina Galassi, Stefano Petrocchi, Attilio Tori e Carlo Zoccoli.
L’iniziativa gode del patrocinio e del supporto di: Università degli Studi di Perugia, Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici di Gubbio, Comune di Todi, Regione Toscana, Pro Todi.
L’ingresso è libero.
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