Si è aperta, venerdì 7 novembre, la 27esima Mostra mercato nazionale del tartufo e dei prodotti agroalimentari di qualità di Fabro. Nuova edizione dell’evento, promosso da amministrazione comunale e Consorzio Itaca, che porta in scena un cartellone forte degli eventi ormai tradizionali e arricchito di buone novità. L’avvio della manifestazione con il taglio del nastro a cui erano presenti, oltre al primo cittadino fabrese, Maurizio Terzino, anche i sindaci del comprensorio e, fra gli altri, Michele Boscagli, neopresidente dell’Associazione nazionale Città del tartufo, e Fernanda Cecchini, assessore alle politiche agricole della Regione Umbria. “Da sei anni siamo in centro storico, in concomitanza con i festeggiamenti del nostro Patrono, San Martino, e possiamo dire che è un successo che cresce sempre più – ha spiegato Terzino –.
Abbiamo aggiunto 10 stand e così ne totalizziamo più di 65. Ripetiamo gli eventi tradizionali come la preparazione della frittata al tartufo da record, con 2400 uova, e il treno storico di domenica che condurrà 400 persone alla mostra, da Roma, a bordo di una locomotiva d’epoca. Anche per quanto riguarda il tartufo bianco possiamo parlare di una buona annata, con un discreto aumento delle quantità e prezzi più contenuti. Ci aspettiamo di accogliere tantissima gente, più degli altri anni”. Fra le novità di questa edizione, ‘Tartuchef’. Sulla falsariga del noto gameshow culinario di Sky, gli studenti dell’Istituto di istruzione superiore Pellegrino Artusi di Chianciano Terme si sfidano in appassionanti gare, aperte al pubblico, con piatti al tartufo.
Nel programma della giornata di domenica, poi, c’è spazio per tutti. Per gli amanti della natura e del benessere, le passeggiate ecologiche, domenica mattina, a piedi, in bicicletta o a cavallo, alla scoperta del territorio. Gli appassionati di arte e architettura, invece, potranno prendere parte alle visita guidata di un’ora fra il Castello medievale e il centro storico, curata dagli alunni delle scuole elementari e medie di Fabro. I più piccoli, ancora, potranno cimentarsi nelle lavorazioni dei laboratori ludici di ‘Tartulab’. Per tutti, infine, il gusto con, in mostra, prodotti tipici provenienti da tutta Italia: dagli arancini siciliani ai prosciutti di Norcia, dal pecorino sardo alla salumeria di alta qualità toscana. Per gli stessi amatori del buon mangiare e del buon bere, speciali Tartumenu, nei ristoranti aderenti del centro storico, con pranzi e cene a prezzo fisso a base di tartufo e prodotti tipici del territorio. “Il tartufo è cultura e coltura – ha detto Boscagli –.
Anche Fabro sta esprimendo il suo prodotto di eccellenza. Ben vengano iniziative che sanno valorizzare da una parte il prodotto in sé, dall’altro tutto il territorio”. “Questa è una delle ultime mostre dedicata al tartufo – ha concluso l’assessore Cecchini –, c’è sia il nero che la trifola, a differenza di altri appuntamenti di questa parte dell’Umbria. La mostra di Fabro sa rendere omaggio a quel buon prodotto che è il tartufo, ma anche dare opportunità a aziende e piccoli produttori per poter anche vendere oltre che ‘mostrare’. Allo stesso tempo, si tratta di uno di quelli eventi che fa vivere al meglio i nostri borghi storici e le nostre comunità”.
La manifestazione si chiude domenica, alle 17.30, con la consegna del premio Vanghetto d’oro, assegnato tutti gli anni ad una personalità che si è spesa, nell’esercizio della propria professione, per promuovere tartufo e territorio fabrese, e il concerto, alle 18, nella chiesa di San Martino, del coro Asganawei di Montegabbione.
Commenta per primo