Fuoco e lacrime: l’Artemisia di Moira Lena Tassi scuote Deruta

Fuoco e lacrime: l’Artemisia di Moira Lena Tassi scuote Deruta

Successo straordinario per l’evento contro la violenza sulle donne

Conclusione trionfale per l’iniziativa culturale organizzata dal Centro Culturale Sant’Anna e dal gruppo dell’Aperitivo Letterario di Deruta, dedicata alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. L’appuntamento ha registrato un’affluenza straordinaria e un consenso unanime della critica, trasformando la cittadina umbra in un palcoscenico di arte e impegno civile.

La mostra personale di Moira Lena Tassi, intitolata Rileggere la Storia, ha attirato centinaia di visitatori. Le tele, incentrate su figure femminili come Artemisia Gentileschi e Beatrice Cenci, sono state reinterpretate con linguaggio contemporaneo e hanno colpito per intensità e forza di denuncia. Gli spazi del Centro Culturale Sant’Anna si sono trasformati in un luogo di riflessione collettiva, dove l’arte ha assunto il ruolo di testimonianza e resistenza.

La serata conclusiva del 27 novembre ha visto la sala gremita e momenti di grande emozione. L’apertura con l’azione scenica La mia borsa, accompagnata dalle musiche originali del Maestro Paolo Celani, ha offerto un potente inno alla rinascita. L’artista ha incarnato la forza di una donna che, dopo la violenza, ritrova libertà e dignità, stabilendo un legame diretto con il pubblico.

Successivamente, la presentazione del libro E poi mi sono scelta di Sabrina Sabatta ha acceso un intenso dibattito con la scrittrice Lisa Bresciani. Il confronto ha posto l’accento su solidarietà femminile, ascolto e denuncia, ribadendo l’urgenza di spezzare il silenzio. Colpita dalla potenza narrativa, la stessa Tassi ha letto alcune pagine del volume, amplificando il messaggio di speranza.

Il culmine è stato raggiunto con la performance teatrale Artemisia: Oltre la violenza. Sul pianoforte di Celani, Tassi ha dato voce alla pittrice seicentesca, riportando con fedeltà le parole della sua deposizione del 1612. L’interpretazione, intensa e drammatica, ha suscitato una lunga standing ovation, sancendo l’arte come strumento di denuncia e riscatto.

L’intera iniziativa ha dimostrato come pittura, teatro e letteratura possano fondersi in un unico linguaggio di resistenza. Deruta ha vissuto una giornata che resterà impressa nella memoria collettiva, confermando l’efficacia dell’arte nel sensibilizzare e nel generare consapevolezza.

L’evento ha lasciato un segno profondo, ribadendo che la cultura, quando si fa portavoce di giustizia e libertà, diventa un baluardo contro la violenza e un invito alla rinascita.

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